Turchia, vietato il sorriso alle donne

SorrisoDopo l’alcool e i baci in pubblico, Twitter e Youtube, adesso il governo conservatore del Primo Ministro turco Recep Tayyip Erdogan si scaglia addirittura contro il sorriso. Quello delle donne.

Lunedì scorso il vicepremier e portavoce dell’esecutivo, Bülent Arinç, ha detto: «Una donna sa cosa è morale e cosa è immorale – durante un discorso sulla «dissoluzione dei costumi» nel Paese -. Per questo non riderà in pubblico, non assumerà atteggiamenti ammalianti e proteggerà la sua castità».

Le parole di Arinç – che ha anche criticato il consumismo, l’uso eccessivo dei telefonini e la televisione e i media che trasformano gli adolescenti in «sesso-dipendenti» – hanno subito scatenato la reazione delle donne turche: in meno di 24 ore i social network sono stati inondati di foto di ragazze e signore sorridenti.

In barba all’«invito» del governo. Su Twitter in centinaia hanno pubblicato i loro scatti sorridenti – e irridenti agli occhi di mister Arinç – accanto agli hashtag #kahkaha (risata) e #direnkahkaha (trattenere la risata).

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