Prima di tutto, Donna

donnaSplendida, forte, decisa. Capelli curatissimi e mai fuori posto. Trucco appena accennato a risaltare gli occhi in uno sguardo penetrante. Che interroga e intimorisce.

Vestiti sempre alla moda, mai casual, tacchi alti che disegnano e slanciano la figura di chi si cura e si tiene sempre in forma per dare sempre il meglio di se, per ricavare sempre il massimo. Ed una sola grande passione: il proprio lavoro. Condotto con serietà e competenza, con vivacità intellettuale, con la grinta di chi vuole essere al top o, come si dice dalle nostre parti, un palmo sopra gli altri.

Eccola, la Donna in carriera, oggi sempre più presente al vertice di società, consigli di amministrazione, aziende pubbliche, imprese private, ruoli politici; insomma sempre più regina di un mondo sempre più in rosa.

Ma, nell’era post moderna la Donna in carriera rischia di diventare un indicatore sbagliato, un modello deviato e certamente più riduttivo per tante ragazze che, nella bruciante voglia di arrivare, di diventare qualcuno, di progredire all’interno della società, finiscono per esasperare il mito della superdonna, attraverso una visione dilatata e distorta, che deriva, purtroppo, dall’assenza di maturità e da una superficiale capacità critica certamente inadeguata ad una reale comprensione del proprio ruolo.

È il pericolo per chi vuole credersi forte imitando qualcuno, è il rischio della solitudine che potrebbe poter pagare per aver sacrificato tutto ad uno status aleatorio quanto illusorio.

Ma la superdonna è altro. È tale perchè custodisce dentro di sè un bagaglio ricco di esperienze che le hanno permesso di cogliere il significato della vita.

Donna in carriera certamente. Ma prima di tutto Donna, nel senso più completo del termine. Donna al centro di quel complicato quanto affascinante e misterioso universo fatto di mille sfumature. E poi sopratutto Donna capace di dosare il lavoro con quello che completa veramente la sua essenza, rendendola unica regina della vita, grazie alla capacità di rinnovarla, ogni volta, come un miracolo d’amore meraviglioso, stupefacente.

Roberta Di Naro

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