Chiara Poletti (Edison): “Italia cresciuta anche grazie alle quote rosa”

“È un tema molto importante per me e anche per Arera oggi. Ho cominciato dal basso ma crescendo professionalmente ho avuto tante opportunità poi è arrivato un punto in cui sono diventato una quota rosa senza la quale non sarei stato commissario Arera, questo va riconosciuti”.

Così Chiara Poletti componente del Collegio Arera e presidente del board dei regolatori Acer nel corso de L’energia delle donne: tra regolazione e leadership, organizzato da Edison a Milano.

“È arrivato un passaggio nella mia carriera che ho fatto in quanto donna e non è facile da accettare, anche no grazie. Ma a ripensarci le donne in una certa posizione diventano esempi e allora è importante che ci arrivino anche con le quote rose anche perché un domani non saranno più necessarie”, ha aggiunto Poletti.

Quote rosa

Quote rosa

“Se guarda il contesto europeo vedo che in termini di numero nel board di Acer solo il 30% è donna però gli alternate sono al 52%, c’è una buona rappresentanza femminile insomma – ha proseguito Poletti -. Quello che posso dire è che io come chair sono stata eletta e non sono una quota rosa. Le cose insomma stanno cambiando. L’Italia è cresciuta molto rispetto ad altri paesi europei e forse le quote rose introdotte nel 2011 hanno contribuito. Altri elelmento che mi ha colpito se guardiamo alle amministrazioni pubbliche e alle istituzioni vediamo che le donne sono molto più rappresentante su climate change e sostenibilità: il 40% è nelle commissioni parlamentari che si occupano di questo aspetto”.

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