“Non c’è bisogno di braccia per abbracciare qualcuno”

1513214_10207309294554324_1319659969010058529_nIl cuore arriva dove tutto il resto si ferma. Jessica Cox, prima pilota al mondo senza braccia, incontra una bambina di tre anni con la stessa disabilità. E la piccola Ruth, dopo l’emozione iniziale, non ha potuto fare a meno di abbracciarla. Ma il loro è stato un abbraccio diverso dal solito, speciale.

La foto scattata durante il loro incontro racconta molto più di quanto si possa fare a parole. “Mi chiedono spesso come faccia ad abbracciare – ha spiegato la Cox -. Questo scatto dimostra che non c’è bisogno di braccia per abbracciare qualcuno”.

È stata la mamma di Ruth, Karlyn Pranke, a consentire alla bambina di realizzare il suo sogno. Hanno viaggiato per sei ore dal Minnesota al Wisconsin per incontrarla alla prima del suo film-documentario “Right Footed”, in cui la Cox racconta la storia della sua vita come prima pilota al mondo senza braccia, come speaker e cintura nera di karate. “È stato meraviglioso – ha detto la mamma all’ABC -. Sono grata per aver avuto l’opportunità di mostrare che tutti, non importa che abbiano le braccia o meno, possono fare tutto, solo in modo diverso”.

E’ stata dura per Karlyn ma non ha mai perso la speranza. E, quando la sua bambina ha iniziato a chiedere perché non avesse le braccia, come tutti gli altri, ha capito che doveva farla sentire come se non ne avesse bisogno.

Così la mamma ha iniziato a mostrarle l’esempio di Cox, a raccontare di lei, proprio come si fa con le fiabe e le leggende. Fino ad appassionarla. Una passione di cui la pilota si sente responsabile: “Quando incontro un bambino o una bambina senza braccia – conclude – sento che devo dare qualcosa indietro. Sento come se dovessi dirgli: ‘Andrà tutto bene'”.

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