Nasce lo Sportello delle Donne di Fiori di Acciaio

violenzaLa Tavola Rotonda dal titolo “Dalla Parte delle Donne: lo Sport Veicolo e Strumento socio-culturale ed economico”, tenutasi a Palermo presso Villa Malfitano il 25.11.14, è stato un momento importante ed una fertile opportunità per confrontarsi sul Ruolo delle Donne, nel sociale, con i loro doveri ed i loro diritti, anche nello svolgimento di attività come quella sportiva, da sempre Fattore di Sviluppo e della Persona e della Società.

La Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, designata dalla Assemblea Generale delle Nazioni Unite, è stata l’occasione utile per discutere di “Femminicidio” e, in generale, di fenomeni criminosi di Violenza (fisica, sessuale e psicologica) contro le Donne. Si tratta di tematiche particolarmente dibattute, in specie negli ultimi anni, alla luce dei recenti interventi legislativi e delle importanti campagne di sensibilizzazione, organizzate a livello sia nazionale che internazionale.

La Tavola Rotonda è stata egregiamente organizzata da FIORI DI ACCIAIO, che nelle dinamiche del suo associazionismo ha permesso di dare lustro all’idea di Marcella Cannariato, socio unico di A&C Broker, che da tempo ha a cuore le questioni sociali relative alle Donne. Marcella Cannariato è anche Referente Regionale della Fondazione Marisa Bellisario Sicilia. In questa occasione è stata presentata la Squadra di Calcio Femminile Ludos e lo “Sportello per le Donne”, il servizio di consulenza legale per le Vittime di Violenza offerto da Fiori di Acciaio e curato dalla sottoscritta, unitamente all’Avv. Giada Traina.

Fiori di Acciaio nasce nel 2013 come contenitore audio-visuale (canale YouTube, pagina Facebook e il sito www.fioridiacciaio.it), come realtà interattiva, dove poter trovare (e anche inserire) interventi specifici provenienti dal sistema socio-economico-produttivo e culturale; in tale realtà, quotidianamente sono documentati Fatti, Notizie e Storie. Oggi, Fiori di Acciaio – ci sia concesso dirlo con un pizzico di orgoglio – è diventata una realtà più grande, una vera e propria Associazione che – prendo in prestito le parole di Marcella Cannariato – “risponde ad un impegno sociale al servizio di tante persone”, è “una piazza virtual-reale, una Agorà dove potersi confrontare su temi di vario genere” in cui “l’attualità è culla del nostro contenitore”. In questo importante impegno sociale, vi è il sostegno per una Crescita Culturale del (e per il) Nostro Paese: Fiori di Acciaio sostiene con forza i progetti e le iniziative di solidarietà sociale, dedica ampio spazio e servizi utili per le DONNE.

Numerosi gli Interventi nella Tavola Rotonda del 25.11 u.s., dal benvenuto del Prof. Renato Albiero, Consigliere Fondazione Whitaker, passando per la disamina dell’Assessore Regionale ai Beni Culturali Antonio Purpura e di quella della Presidente della Consulta Femminile CONI Marianna Bellafiore, sino alle parole di incoraggiamento per un progresso culturale e sociale del Presidente CONI Sicilia Sergio D’Antoni. Chiaro l’invito della Imprenditrice Marcella Cannariato ad una maggiore attenzione e ad un nuovo equilibrio nella Parità di Genere in modo tale da permettere un Rinnovamento Culturale e una Diffusione della Politica del Rispetto verso l’altro; e con l’augurio di buon lavoro a tutti i Relatori e di buon Ascolto rivolto a tutti gli intervenuti, Marcella Cannariato ha dedicato uno speciale saluto alla Squadra di Calcio Femminile Ludos, che ha partecipato al completo ed è stata accolta con un caloroso (e duplice!) applauso.
La parola, dunque, è passata a me, Sabrina Perrone, Avvocato. Si sono richiamati gli allarmanti dati relativi ai casi di violenza contro le Donne: violenza fisica/sessuale perpetrata nei confronti di 7 milioni di Donne (tra i 16 e i 70 anni), nei confronti di 1 milione e 400 mila le Ragazze (di età inferiore ai 16 anni); oltre 7 milioni le Donne che hanno subìto o subiscono violenza psicologica. Tali dati in quanto ufficiali, non tengono conto delle situazioni di violenza non denunciate. Il Rapporto Eures 2013 non ci conforta: muore una donna ogni 48 ore, 7/10 donne vengono uccise in famiglia.

Dal canto suo, il Legislatore è intervenuto con le Riforme del 2009 e del 2013. La prima Riforma, tra le altre cose, ha introdotto l’art. 612bis c.p., con cui si punisce il soggetto che, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita. Tale norma, dalle opinabili declinazioni pratiche, è stata modificata ad opera della seconda riforma (legge n. 119/13 nel quadro del “piano anti-violenza”): è stata introdotta quale aggravante la relazione affettiva tra l’aggressore e la vittima della violenza (si pensi che sino al 1981 era considerata una attenuante ad opera dell’art. 587 c.p., rubricato “Omicidio e Lesione Personale a causa d’onore”!), con estensione della stessa a tutti i reati di violenza fisica commessi in danno o in presenza di minorenni o in danno di donne incinte; la querela diventa irrevocabile se si è in presenza di gravi minacce reiterate; è previsto l’arresto obbligatorio in caso di flagranza e anche nei reati di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori; inoltre, è prevista l’applicabilità delle misure pre-cautelari, come l’allontanamento d’urgenza dalla Casa Familiare e il Divieto di Avvicinamento ai Luoghi frequentati dalla Persona Offesa dal Reato. Tuttavia – ho sottolineato – tali interventi per quanto necessari non possono mai limitarsi ad essere mere enunciazioni: la legge, dunque, è un punto di partenza, non deve essere mai un punto di arrivo.

Infatti, una seria attuazione del Piano Anti-Violenza dovrebbe consistere in misure di prevenzione effettive: si pensi, a titolo esemplificativo, alla promozione e alle campagne informative e alle attività auspicate da WAVE, alla brillante idea – che tale però è rimasta sulla carta, a causa di una mancanza di fondi e di competenze del personale addetto alla individuazione dei casi di Violenza – del c.d. Codice Rosa all’interno del Pronto Soccorso degli Ospedali. In altre parole, le misure di prevenzione devono consistere in una proficua collaborazione tra Governo Nazionale e Governo della Città con le Associazioni, supportando il tutto con le necessarie (ed esistenti) Risorse Finanziarie. Ecco perché Fiori di Acciaio ha istituito un apposito Sportello, attraverso il quale poter offrire alle Donne vittime di violenza consulenze legali gratuite ad opera di Avvocatesse! Lo “Sportello per le Donne” rappresenta, quindi, un gesto di rilevante concretezza, rivolto alle vittime di violenza, una strada verso l’ascolto e la possibilità di confrontarsi con un legale per (ri)comprendere i propri diritti in quanto PERSONA UMANA, per permettere alla Donna di riemergere nel mondo dei diritti.

Molto interessante l’intervento della Prof.ssa Laura Santoro, Coordinatrice del Corso di Studio in Management dello Sport dell’Università degli Studi di Palermo, che ha messo in risalto il ruolo della Comunicazione, anche pubblicitaria, nella diffusione di messaggi attinenti all’attività sportiva femminile. Un ampio spazio durante l’intervento è stato dedicato al ruolo della Educazione, in quella cornice della Cultura del Rispetto auspicata da Marcella Cannariato. In tale ottica, interessanti sono i dati riportati dalla Coordinatrice in merito agli interventi del 2007 del Parlamento Europeo sulla procedura di bilancio, che deve essere sempre di più indirizzata alla realizzazione di una effettiva parità di genere. Alla luce di ciò, Laura Santoro ha richiamato i dati UE del 2010, alla luce dei quali delle persone che praticano sport, in età compresa tra i 15 ed i 24 anni, il 19% è rappresentato da uomini, mentre soltanto l’8% da donne. Interessante la Delibera del CONI datata 11.06.2014, con cui è stato enunciato il Principio di Tutela Massima delle Donne nello Sport nel periodo di maternità. Tuttavia, tale delibera deve tenere conto del fatto che uno fra gli sport più diffusi (si pensi al calcio) conosce soltanto la versione “maschile” a livello agonistico.

Infatti, il calcio femminile è dilettantistico; di conseguenza, non vi è nessun rapporto di lavoro (ma “prestazione occasionale” con il mero riconoscimento di tickets e rimborso spese) e non vi è spazio per la così tanto acclamata Tutela della Maternità. Anche in tema di Quote Rosa, la Prof.ssa Santoro ha riportato dati interessanti (nella loro drammaticità!): 0% le Donne che ricoprono Ruoli Apicali (Manager Sportiva) nelle Società CONI, FSN-DSA, Enti di Promozione sportiva e Associazioni/Società Sportive, richiamando soltanto la Federazione Italiana Sportiva Istituti Attività Educative che ha eletto una Donna come Presidente (Rita D’Auria) ed una come Segretario (Fedora Leali Parisse).

La parola, dunque, passa all’Onorevole Giuseppe Lupo, Regionale Siciliana, che opportunamente ha richiamato il sistema della doppia preferenza di genere, con l’auspicio della sua introduzione anche con riferimento all’Assemblea Regionale Siciliana. E, in maniera ancora più puntuale, l’On. Lupo ha analizzato la l. n. 3/12, ancora in fase di attuazione, che contiene linee guida e gli strumenti a favore delle donne vittime di violenza intramuraria. In tal senso, si sono richiamate le forme di tutela e di recupero “sociale” della vittima nella fase successiva alla denuncia del fatto di reato; ancora, una maggiore apertura al riconoscimento di contributi a favore dell’associazionismo e una maggiore diffusione delle campagne informative e di sensibilizzazione, per una sempre più intensa cooperazione tra questi ultimi ed il Governo (anche locale), il tutto basato su un “piano di rientro” della vittima nel mondo della occupazione, anche per il tramite di co-finanziamenti con i comuni limitrofi e non.

L’intervento dell’Assessore Regionale al Turismo Sport e Spettacolo Cleo Li Calzi (Regione Siciliana) ha permesso un attento sguardo alla situazione relativa alla impiantistica sportiva e alla mancanza di copertura finanziaria per il rinnovamento degli impianti. Se gestito bene – ha detto l’Assessore Li Calzi – “lo Sport può essere realmente un Fattore di Sviluppo e di Turismo”, soprattutto se associato al “Brand Sicilia”.
Lo Sport, le Donne, la Cultura ed il Rispetto sono le parole chiave per sintetizzare la Tavola Rotonda organizzata da Fiori di Acciaio: in questo quadrilatero, il ruolo fondamentale dello “Sportello per le Donne” per poter fornire una risposta concreta ed aiutare, con capacità, le vittime di violenza!

Avv. Sabrina Perrone

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