Censis: crollo delle nascite nel 2013

fecondazioneLa ricerca realizzata dal Censis in collaborazione con la Fondazione Isba e dal titolo “Diventare genitori oggi. Indagine sulla fertilità/infertilità in Italia”. I dati dell’indagine sono stati presentati a Roma alla presenza, tra gli altri, di Ketty Vaccaro, responsabile settore welfare e sanità del Censis e di Giuseppe Zizzo, segretario della Fondazione Ibsa.

“Le profonde implicazioni sociali e morali emerse dalla ricerca – ha spiegato Izzo – evidenziano come il Paese sia più avanti di quanto emerga dal dibattito quotidiano. Il fatto che il 2013 sia stato l’anno in cui in assoluto si sono fatti meno figli deve farci riflettere sugli effetti profondi che il perdurare della crisi sta producendo sul vissuto reale del Paese di oggi e del futuro”.

Riportiamo dati ed analisi che riguardano la parte della ricerca in merito al diventare genitore che, secondo l’indagine, è un aspetto cruciale della realizzazione personale, perno del vissuto individuale a prescindere dal peso economico e dai sacrifici che tale scelta comporterà. Il 74,5% del campione intervistato ha figli, la metà circa ne ha due; il 2,6% è in attesa contro un 22,8% che non ha figli. Un dato che fa riflettere: tra chi ha meno di 35 anni, solo il 29,8% è genitore. L’età della procreazione si posticipa sempre di più e lo conferma il fatto che per il 46% degli intervistati ci si deve cominciare a preoccupare di non avere ancora un figlio non prima dei 35 anni. L’esperienza di diventare genitori è importante per entrambi i sessi, come dichiara l’86,2% del campione.

L’88% degli intervistati afferma di sapere che in Italia si fanno pochi figli. La riduzione delle nascite ha toccato il massimo livello nel 2013 con un -3,7% e un calo del tasso di natalità da 9 a 8,5 nati per 1.000 abitanti e questo nonostante i progressi della medicina e il contributo degli immigrati al saldo nazionale.

Sono 62.000 i nati in meno all’anno: nel 2008 erano 576.659 e si è scesi a 514.308 del 2013. Se le nascite crollano, secondo gli italiani, è colpa della crisi economica che scoraggia soprattutto i più giovani ad avere un figlio, ma anche di politiche sociali insufficienti: il 61% del campione intervistato è convinto che le coppie sarebbero più propense ad avere figli se gli interventi pubblici migliorassero; il 71% degli italiani chiede sgravi fiscali ed aiuti economici diretti; il 67% il potenziamento degli asili nido, il 56% un aiuto economico per sostenere i costi dell’educazione scolastica.

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