Eurostat, in aumento gli early school leavers

Abbandono Scuola

In Italia i giovani di età compresa fra i 18 e i 24 anni che nel 2013 erano ancora fermi al diploma della scuola media rappresentavano il 17 per cento del totale. Un dato che tradotto in numeri grezzi rappresenta oltre 720mila giovani con uno scarso livello di istruzione che rappresentano una forza lavoro poco qualificata.

Il confronto con gli altri partner europei ci colloca in fondo alla classifica, prima soltanto di Turchia, Spagna, Malta, Islanda, Portogallo e Romania. Ma il raffronto con le nazioni leader del vecchio continente – Germania in testa – ci umilia: il nostro 17 per cento di dispersi è lontanissimo dal 12,4 del Regno Unito, il 9,9 per cento della Germania e il 9,7 della Francia, già al di sotto del target (pari al 10 per cento) di Ue 2020.

Ma l’Italia è anche il paese industrializzato che riesce a limare meno la percentuale dei dispersi nel tempo. Francia, Germania e Regno Unito hanno fatto molto meglio di noi, in altre parole.

I fondi per combattere la fuga di alunni dal sistema scolastico italiano, in appena cinque anni, sono stati ridotti a meno di metà di quelli previsti nel 2009/2010. La nota pubblicata lo scorso 7 ottobre dal Ministero dell’Istruzione: “Le risorse a disposizione per l’anno scolastico 2014/2015 per le scuole collocate nelle aree a rischio educativo, con forte processo immigratorio e contro la dispersione scolastica sono determinate in 18.458.933 euro.

Appena cinque anni prima, la somma stanziata dal ministero dell’Istruzione per la stessa finalità era di 53.195.060 euro.

Rispondi