ONU, Pedofilia e omosessualità come metodi pedagogici

figli coppie gayPedofilia e omosessualità come “metodi pedagogici ammessi dall’Onu” e poi ancora l’evocazione di documenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che prevederebbero alla scuola materna “la masturbazione a partire dai tre anni per far sperimentare al bambino le proprie pulsioni così da alimentare l’esperienza omosessuale“, sono affermazioni facilmente discutibili di Cristina Zaccanti, docente di italiano e storia al liceo Botta di Ivrea ha del clamoroso.

La signora Zaccanti si è lanciata in questa intemerata sul bollettino parrocchiale di Rivarolo Canavese, dodicimila anime a due passi dal Gran Paradiso, uno studio di tre pagine sul “fenomeno gender”. Un altro esempio di riflessioni? “In nome del diritto del bambino alla propria autodeterminazione in Inghilterra, ma anche in alcune scuole italiane, si somministrano ormoni affinché venendone ritardata la crescita, abbiano più tempo per decidere”.

Ma ce n’è anche per le coppie sterili che “che vanno a vantaggio delle case farmaceutiche che producono ormoni” o per il ddl Scalfarotto e il reato di omofobia, c’è pure un passaggio in cui Zaccanti parla di “rieducazione in campi Lgbt“.

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