Italiani rapiti in Libia, chiesto riscatto, l’intelligence dovrà trattare con i criminali

I quattro italiani rapiti in Libia sono vivi e nelle mani di un gruppo di malviventi che chiedono soldi. Nessun intento politico o richieste di scambi con scafisti nelle nostre galere, attraverso i mediatori dell’intelligence è arrivata la richiesta di riscatto per la liberazione di Gino Pollicardo, Fausto Piano, Filippo Calcagno e Salvatore Failla, i quattro tecnici sequestrati il 20 luglio nella zona di Mellitah.

Ora l’intelligence dovrà trattare coi criminali prima che i nostri connazionali siano ceduti ad altri. L’incubo ovviamente è che i quattro possano essere venduti ad organizzazioni jihadiste in qualche modo legate all’Isis.

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