Chiara pestata dal fidanzato, il mondo del calcio la ricorda
“Ogni coppia sentimentale ha i suoi problemi, si sa: si litiga e si fa pace continuamente. Ma non è quello che è successo tra Chiara Insidioso e il suo fidanzato lo scorso Febbraio.
Durante una delle loro solite liti, Maurizio Falcioni, l’ex fidanzato di Chiara – sotto processo con l’accusa di tentato omicidio e maltrattamenti- l’ha picchiata con calci e pugni, sbattuta al muro, a tal punto da farle perdere i sensi e mandarla in ospedale. Da quel momento, Chiara ha subito tre interventi e da 11 mesi è in coma, dal quale ancora non reagisce. L’Italia intera si chiede cosa ne sarà di lei in futuro, incerto.
Il mondo del calcio femminile ha mostrato grande sensibilità nei confronti della ventenne romana, specialmente da parte della Lazio Femminile, la cui presidentessa Elisabetta Cortani e il papà di Chiara, hanno avviato una campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. Chiara era una grandissima fan della Lazio, dedicava la sua vita al calcio, sua grande passione sin da quando era piccola. Così, è stata anche aperta una scuola calcio femminile in nome di Chiara in Colombia, un altro modo di ricordarla.
Ma in verità , nel loro piccolo, quasi tutte le squadre femminili di calcio hanno dato un piccolo contributo nel ricordare Chiara ed essere vicine alla sua famiglia, chi con striscioni, come per esempio la Ludos Palermo che ha voluto mostrare uno striscione con scritto ‘Chiara la Ludos è con te’, chi con comunicati stampa e simili. Insomma, la notizia non ha lasciato nessuno indifferente, soprattutto il mondo del calcio, specialmente di quello femminile, che rischia di perdere una componente fondamentale. Ma ciò non basta.
Noi vogliamo ancora gridare ‘No alla violenza sulle donne’, vogliamo rivedere Chiara allo stadio, vogliamo rivedere una ventenne che riprende in mano la sua vita e ne fa un’opera d’arte, come fa ogni donna ogni giorno della sua vita. Perché noi, donne, abbiamo del potenziale, forza umana, intelletto, talento, potere, che non è paragonabile alla forza fisica di un uomo”.
Serena Governali