A Dublino la Campagna Sociale per la Promozione dei Diritti di Persone Emarginate

RomGay e rom, omosessuale e “traveller”. Una realtà che esce sempre più allo scoperto nei paesi europei, compresa l’Irlanda, dove nella comunità di circa 40mila “traveller” (popolazione “nomadica” irlandese molto rappresentata anche nel Regno Unito) si stimano almeno 3.500 persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali.

E ora a Dublino, per la prima volta nella storia del paese cattolico, parte anche la prima campagna sociale per la promozione dei diritti di persone emarginate in un gruppo sociale già escluso dalla comunità, e il tutto arriva dopo uno studio di stampo sociologico in cui l’associazione Pavee (termine irlandese per “traveller”) cerca di ricostruire le esperienze di vita di tutte queste persone che vivono spesso senza poter uscire allo scoperto.

Pochi giorni fa si è tenuto il lancio della campagna di comunicazione, che verrà portata avanti soprattutto tramite poster e affissioni nei principali centri urbani del paese, ma che proseguirà anche durante gli eventi legati al Pride di Dublino.

“Vogliamo sfidare il tabù sulla sessualità nelle comunità di traveller e di rom”, ha detto John Paul Collins di Pavee, “per sviluppare una cultura dell’accoglienza e dell’accettazione al di là della loro sessualità”.

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