Rapporto Almalaurea: in aumento la dispersione scolastica

universitàIl quadro che scaturisce dall’annuale rapporto di Almalaurea sui diplomati nel 2014 è tutt’altro che incoraggiante. E richiama l’attenzione della classe politica sui giovani.

“Il nostro è un Paese – dichiara Andrea Cammelli, fondatore nel 1994 e direttore del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea – che sta “perdendo”, a causa di mancate nascite, giovani ad una velocità impressionante. Si tratta di una vera e propria emorragia che si traduce in una contrazione della popolazione diciannovenne, negli ultimi 30 anni, del 40 per cento (-389mila ragazzi e ragazze).

Quella che un tempo si chiamava piramide per età oggi, in Italia, è diventato un asso di picche, con forti restrizioni alla base”. Per Cammelli il basso numero di studenti che prosegue gli studi è anche da attribuire “all’assenza di una seria politica di diritto allo studio” che si registra in Italia. E il 15 per cento di matricole che si disperdono dopo qualche mese di lezioni deve fare riflettere coloro che intendono rilanciare l’istruzione universitaria italiana

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