Tassa sui rifiuti più leggera, lo “sconto” approvato in Consiglio

Tassa sui rifiuti più leggera per i palermitani. Il consiglio comunale di Palermo, proprio in piena emergenza rifiuti e fra le polemiche sul funzionamento della Rap, ha approvato le tariffe 2015 della Tari, la tassa sui rifiuti, in diminuzione rispetto allo scorso anno. Con le nuove tariffe il risparmio si aggira tra il 5,4 per cento e il 7,7 per cento per le utenze domestiche. Facendo riferimento ad un’abitazione di 100 metri quadrati il risparmio più alto del 7,7 per cento lo ottengono i single, quello minore, del 5,4 per cento le famiglie numerose. Taglio del 5,6 per cento, invece, per le utenze non domestiche. Il saldo è previsto entro il 31 ottobre, i cittadini riceveranno a casa i bollettini precompilati dal Comune.

Chi ha già pagato per intero la tassa dovuta per quest’anno potrà richiedere il rimborso. Con le nuove aliquote il risparmio stimato in media per le famiglie ammonta a poco più di venti euro, per le utenze non domestiche, invece, è compreso in un range che va dai 40 ai 50 euro. Il Comune conta di incassare con questi coefficienti e aliquote circa 122 milioni di euro, sei in meno dello scorso anno e tutti destinati a finanziare i servizi, per ora molto contestati, della Rap..

“Abbiamo votato a favore – dicono i consiglieri di Idv Paolo Caracausi e Filippo Occhipinti – ma abbiamo contestato il servizio reso, talmente scarso che meriterebbe l’azzeramento della Tari e la restituzione ai cittadini di quanto finora sborsato. La Rap continua a essere il colabrodo che fu l’Amia, prestando un servizio rifiuti non adeguato a una città che sta faticosamente cercando di risalire la china nel settore turistico e che è appena stata insignita del riconoscimento Unesco.

Ancora oggi non conosciamo il bilancio, il budget e il piano industriale dell’azienda, nonostante le nostre reiterate richieste puntualmente cadute nel vuoto. Continuiamo a ribadire che l’azienda necessità di un adeguato management e che i dirigenti profumatamente pagati non sono all’altezza del ruolo. Ci auguriamo che il sindaco, anche lui stanco delle lamentele dei cittadini, adotti seri provvedimenti e rimuova, come annunciato, quanti non fanno il proprio dovere”.

“Come presidente della Quarta Commissione Consiliare Igiene e Sanità non posso non prendere una posizione davanti la situazione di crisi che sta vivendo Palermo e che colpisce la sicurezza e la salute dei cittadini. Rabbia e indignazione non possono lasciare in silenzio nessuno”.Così dice Giusi Scafidi il giorno dopo l’incontro tra Rap e Sindaco Orlando “in cui il presidente Marino non si è presentato. Ciò mi colpisce molto e critico fortemente questa assenza. Dovremmo iniziare a mettere fuori campo chi è stato incapace di gestire i vari servizi senza guardare in faccia nessuno, nemmeno a livello dirigenziale. Il malcontento, ormai, è corale. Le periferie stanno scoppiando e come presidente della Quarta Commissione ritengo che la misura è colma. Ma basta fare un giro per le strade per capire come la situazione sia ormai disastrosa. Tutto questo provoca rabbia e imbarazzo nei cittadini onesti che pagano regolarmente le tasse e rispettano gli orari di consegna dei rifiuti”.

Ma l’attenzione di Scafidi si posa anche e soprattutto sulle periferie. “La rabbia che è nata in via Giafar deve far riflettere sulle tensioni che stanno nascendo tra le strade di Palermo. Non possiamo ancora accettare scuse: mezzi guasti, lavoratori spesso assenti o poco responsabili e non rispettosi del proprio impegno”. D’altra parte, però, il presidente della Quarta Commissione si rivolge anche alla città, alla gente comune, che spesso non rispetta i luoghi e gli orari stabiliti per conferire i sacchetti di immondizia. “Per questo motivo bisogna aumentare i controlli – anche i cittadini hanno una loro responsabilità nel mantenere pulita la città. Non si può solo puntare il dito contro la gestione dei servizi ma bisogna anche avere una migliore coscienza civica”.

“Sarebbe piuttosto inquietante pensare, però, che tutto ciò potrebbe essere un piano ben architettato per creare tensioni all’interno dell’operato del sindaco – conclude Scafidi – oscurando le azioni positive come l’abbattimento di un tributo. La riduzione Tari, seppur minima, è un buon segnale”.

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